Premi e riconoscimenti
Da oltre 50 anni, la Compagnia Teatrale Fildefer di Bovolone porta in scena spettacoli di qualità, ottenendo numerosi premi e riconoscimenti a livello locale e regionale. Il nostro impegno nel teatro amatoriale e nella valorizzazione della tradizione culturale è stato premiato in diverse occasioni.
Di seguito, i principali premi e riconoscimenti ricevuti nel corso degli anni:
Anni ’90: I primi successi
1993: Targa d’argento per la collaborazione e la regia alla prima rievocazione storica del poeta bovolonese “Mario Donadoni”
1997: Nomina a “Commendatore del Carnevale bovolonese” allo storico regista, e attuale direttore artistico, Enzo Bazzani
1998: Primo premio al concorso teatrale “Le Contra’” di Sanguinetto, con “L’osteria del vecchio merlo”
1999: Premio “Miglior compagnia” alla rassegna di Teatro Amatoriale “Sandro Camasio” di Isola della Scala, con “L’osteria del vecchio merlo”
1999: Premio “Migliore attrice” ad Angelica Cenci alla rassegna di Teatro Amatoriale “Sandro Camasio” di Isola della Scala, con “L’osteria del vecchio merlo”
Anni 2000: Crescita e affermazione
2000: Medaglia d’oro dal Comune di Bovolone per i 25 anni di attività della Compagnia Fildefer
2008: Premio “Migliore attore” a Fabio Milani nel concorso teatrale dialettale Circolo Noi di Villa Bartolomea, con “Espresso 740”
Anni 2010-2020: Nuovi riconoscimenti
2016: Premio “Migliore attore” a Giorgio Maragnoli nel concorso teatrale dialettale Circolo Noi di Villa Bartolomea, con “Alta Quota”
2019: Premio “Migliore attore” a Luca Pinotti nel concorso teatrale dialettale Circolo Noi di Villa Bartolomea, con “L’Osteria del vecchio Merlo – nuova gestione”
2024: Un anno di grandi soddisfazioni
Primo premio a Maria Vittoria Valente nella rassegna provinciale del Concorso teatrale Pillole di Teatro organizzato da FITA Verona con il monologo “Mi chiamo Desdemona”
Menzione speciale della Giuria e Secondo premio a Maria Vittoria Valente nella rassegna regionale del Concorso teatrale Pillole di Teatro organizzato da FITA Veneto con il monologo “Mi chiamo Desdemona”